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La Cucina Bengalese: Tra Storia, Cultura e Delizie Culinarie

La Cucina Bengalese: Tra Storia, Cultura e Delizie Culinarie

Scritto da Redazione Cittamani

“Quello che il Bengala pensa oggi, l’India lo pensa domani e il resto del mondo il giorno dopo” Gopal Krishna Gokhale

Il Bengala, con la sua ricca trama di storia, cultura, e tradizioni, è una delle regioni più influenti e ricche di cultura del sub continente indiano. Questo territorio, che abbraccia sia il Bengala Occidentale in India sia il Bangladesh, racconta storie di antiche civiltà, potenti imperi, rivoluzioni culturali e lotte per l’indipendenza, tutte bagnate dalle acque dei fiumi Gange e del Brahmaputra.

Fin dagli albori delle prime civiltà che hanno abitato questo territorio fino all’era moderna la cultura ha rivestito un aspetto fondamentale della sua storia. Un aspetto fondamentale della tradizione bengalese è l’enfasi sulla letteratura, la musica e le arti che nel corso dei secoli ne hanno arricchito e plasmato la civiltà. La Rinascita Bengalese, per esempio, nel XIX e all’inizio del XX secolo, è un periodo particolarmente fertile che ha visto fiorire pensatori, poeti, scrittori, e riformatori sociali come Rabindranath Tagore, il primo non europeo a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1913, e il filosofo e scrittore Kazi Nazrul Islam, noto come il “poeta ribelle” del Bengala.

In questo panorama ricco ed articolato, la cucina del Bengala riluce di una luce particolare in quanto espressione di una cultura dell’ospitalità radicata nel profondo del popolo bengalese. Dalle intricate foreste di mangrovie del Sundarbans, lungo le rive del fiume Hooghly, fino ai labirintici vicoli di Kolkata, facendoci guidare da aromi e sapori inconfondibili, possiamo trovare continue testimonianze dell’abilità culinaria de bengalesi, capaci di preparare piatti deliziosi mentre recitano poesie d’amore o canti ispirati, e dove il pesce e il riso la fanno da padroni.

La varietà di piatti a base di pesce è sterminata come per esempio il Shorshe Bata Maach, pesce immerso in una cremosa salsa di senape, incarna la maestria bengalese nel bilanciare sapori potenti con delicatezza sorprendente. Per non citare i gamberi, preparati con diverse spezie e salse, come ad esempio il Chingri Malai.

Accanto al pesce, il riso si erge come altro pilastro della dieta bengalese, consumato in varie forme, da semplice accompagnamento a base per elaborati biryani. Il riso, con la sua naturale dolcezza, si accoppia perfettamente con la varietà di preparazioni, dai piatti quotidiani a quelli festivi, riflettendo la versatilità e l’importanza di questo cereale nella vita bengalese.

Un aspetto distintivo della cucina bengalese è l’uso sapiente delle spezie e dei condimenti. Il Panch Phoron, una miscela di semi di finocchio, cumino, senape, fieno greco e nigella sativa, è il segreto dietro il sapore particolare di molti piatti bengalesi, che offre un’esplosione di sapori ad ogni boccone.

Non si può parlare della cucina bengalese senza menzionare i dolci, un vero e proprio trionfo di latte, zucchero e farina. Dolci come il Rasgulla e il Sandesh sono più che semplici dessert; sono simboli di ospitalità e gioia, essenziali in ogni celebrazione e festività. La delicatezza di questi dolci riflette la raffinatezza della cucina bengalese.

La cucina bengalese è intrisa di una ricca eredità culturale, evolutasi attraverso secoli di storia, influenze straniere e tradizioni locali. È una cucina che parla di comunità, di celebrazioni congiunte e di un legame indissolubile con la terra e le sue risorse. Ogni pasto è un’ode alla diversità e all’unità, un equilibrio tra il ricco retaggio e l’innovazione contemporanea, che ci invita a scoprire la profondità e la complessità di questa cucina straordinaria. In ogni suo piatto ne scopriamo non solo il gusto e l’aroma ma anche la storia, la cultura e l’anima di un popolo che ha fatto del cucinare un’arte sublime, una festa dei sensi che celebra la vita in tutte le sue sfumature.